Manoscritti, appunti, scritture, memorie del colore. Colle, veleni, inchiostri. Figure e incarnati scompaiono e risorgono astratti. Ascesi del segno, associazioni inconsuete, esistenze inedite.
Distillazioni, alchimie della scrittura in nero indelebile. Indizi che ci avvicinano nelle nebbie. Tracce da inseguire, le logiche degli alfabeti perduti. Fogli sovrapposti per i dialoghi degli impulsi, ruote, timoni, aste e anse, spezzate, affioranti.
Segni si imprimono nello spazio, segni ripetuti, iterazioni della ricerca. La sperimentazione del tempo, il mondo sfuggente del bios si cristallizza nella linea, nella traccia. La metamorfosi sublima ciò che dispare, l'intuizione, in essenza che permanga, divenga memoria e superi il confine. L'esperienza si traduce in segno, diventa parola per tornare ad essere segno, infine si compie in eikon. La storia di un percorso inverso, un processo rovesciato che ridiscende al momento d'inizio.
1997
Alberto Camerotto